Una giornata di formazione e incontro: il resoconto dell’ultimo workshop di Eure Inox

Nella mattinata del 19 marzo, presso la nostra sede di Peschiera Borromeo, si è tenuto un nuovo workshop, a cui hanno partecipato moltissimi operatori del settore. Il tema ha suscitato particolare interesse e il nostro bilancio della giornata non può che essere positivo.
La partecipazione è stata particolarmente elevata: abbiamo raccolto più di 100 iscrizioni, con partecipanti provenienti non solo da diverse zone d’Italia, ma anche da tutta Europa. Un’occasione per incontrare di persona Partner e Clienti, in un contesto informale e dedicato alla crescita professionale e al confronto. 

Perché i workshop Eure Inox

La giornata è iniziata con un intervento di Renato Nemfardi, fondatore dell’azienda insieme alla moglie Eugenia, i cui nomi uniti danno proprio origine alla “EURE” Inox. Un’attività avviata più di 25 anni fa, con molta esperienza nel settore accumulata nel tempo, che oggi può essere messa in campo anche dando origine a momenti formativi come quello di cui stiamo raccontando. Il motore dell’azienda e fautore anche di eventi di formazione e workshop, è proprio la voglia di fare sempre meglio e di continuare a mettersi in gioco. Una volontà che, di pari passo, richiede anche di tessere relazioni con il mercato sempre più proficue e costruttive. L’idea alla base di queste iniziative, infatti, è proprio quella di mettere in comune esperienze e conoscenze, anche raccontando il proprio modo di lavorare, la tecnologia in uso, le lavorazioni effettuate. Noi di Eure Inox siamo convinti che sia una scelta vincente per tutte le parti in gioco. Ci crediamo fermamente e giornate come queste non fanno che dimostrarlo.

Di cosa si è parlato…

Il titolo del workshop è stato “Difetti superficiali e a cuore e relativi controlli mediante correnti parassite e ultrasuoni” e il tema è stato oggetto di un interessante approfondimento da parte del Prof. Ing. Carlo Mapelli. Si è parlato di qualità del materiale e di difetti, di soluzioni per controllare i risultati raggiunti e il materiale, ma anche dell’importanza di creare un dialogo tra Cliente e produttore basato sulla consapevolezza e sulla cultura della lavorazione dell’acciaio. Il concetto è chiaro: conoscendo la finalità per cui si richiede un prodotto in acciaio inox, è possibile ottenere quanto più idoneo allo scopo, anche in termini di qualità. L’obiettivo non è quello di eliminare il 100% dei difetti, ma di avere un materiale con prestazioni adeguate a quello per cui viene richiesto. 
La parola è successivamente passata alla responsabile del Laboratorio Qualità di Eure Inox, che ha raccontato come e quanto l’azienda attua di ciò che è stato illustrato. In particolare, sono stati presentati i 4 differenti controlli presenti sulle linee. Il primo è un “antimixing”, ossia un antimescolamento che permette di individuare le differenze di una barra dal resto del lotto, anche in termini di dimensioni di dimetro. Altri due controlli sono in carico al “Defectomat” (presente anche sulle trafile dell’azienda), che ricerca difetti trasversali, e al “Circograph”, costituito da una testa rotante in grado di individuare i difetti longitudinali. Infine, un ultimo controllo a ultrasuoni è utile per la ricerca di discontinuità a cuore.
Per assicurare la massima qualità, tutti i sistemi di controllo sono opportunamente calibrati e, soprattutto, ogni operatore è certificato 1° o 2° livello in accordo alla UNI ISO 9712. Le persone responsabili del processo produttivo sono perfettamente consapevoli del proprio ruolo e sono responsabilizzate in relazione ai risultati ottenuti e ai difetti riscontrati o meno. Grazie anche a questa competenza, possiamo realizzare cicli di produzione specificatamente pensati per il Cliente, con livelli di controllo sempre perfettamente allineati allo scopo della lavorazione. Per noi, la soddisfazione del Cliente coincide con la nostra.